LA NUTRIZIONISTA FEDERICA ALMONDO SPIEGA IN COSA CONSISTE LA FLORA MICROBICA E PERCHÉ IL SUO CORRETTO FUNZIONAMENTO È ESSENZIALE PER IL BENESSERE DEL CORPO UMANO
Intervista alla dott.ssa Federica Almondo, specialista in Scienza dell’Alimentazione e operatrice presso l’Istituto Clinico Brera e il Centro Medico Diagnostico Polispecialistico Sandonato Medica.
Nella comunità scientifica è ormai nota l’enorme importanza che svolge l’intestino e in particolare la flora microbica che vi abita. Ci può spiegare perché e come incide nella salute del nostro organismo?
La flora microbica, detta anche microbiota, è costituita dall’insieme di miliardi di microbi, che sono più numerosi delle cellule del nostro corpo e che si è stimato che il loro peso sia di circa 2 chili. Sono germi innocui in equilibrio fra loro, presenti nell’organismo sano in determinate proporzioni. Hanno un potere determinante, in poche parole, comandano loro! In generale, il microbiota svolge tre funzioni principali:
Funzione metabolica: nell’intestino la flora microbica contribuisce in modo essenziale alla scomposizione degli alimenti in nutrienti (proteine, carboidrati, grassi, ecc.) e rende possibile il loro assorbimento, e di conseguenza, tutti i processi metabolici. È anche grazie a questi microrganismi che è possibile la sintesi delle vitamine e la produzione di moltissime sostanze indispensabili all’organismo.
Funzione di barriera di protezione: l’intestino rappresenta la barriera difensiva più importante che l’organismo possiede verso le sostanze estranee con le quali veniamo in contatto mangiando. Infatti, non tutto ciò che ingoiamo deve essere assorbito nel nostro corpo. Per esempio, insieme agli alimenti troviamo batteri o, ancora durante la digestione, si formano sostanze di scarto o tossine che devono essere eliminate grazie alle urine e alle feci. È il nostro intestino che decide chi entra e chi no. Per far questo le cellule della mucosa del nostro intestino devono essere ben adese fra di loro così da far passare in modo “intelligente” solo ciò che è necessario. Se però nella mucosa intestinale è presente un’infiammazione dovuta a un’alterazione della flora microbica o a una risposta immunitaria anomala (intolleranze alimentari, malattie autoimmuni), le giunzioni tra le cellule della mucosa si “allentano” creando dei varchi attraverso i quali possono passare sostanze indesiderate che poi saranno trasportate in tutti i distretti del nostro corpo attraverso il circolo sanguigno.
Funzione immunomodulatoria: Il microbiota influenza fortemente il sistema immunitario: aumentando la produzione di anticorpi circolanti; potenziando la risposta immunitaria a livello sistemico, ossia in tutto l’organismo; incrementando la risposta immunitaria locale; permettendo lo sviluppo e la maturazione del sistema immunitario nel bambino.
Attenzione! La nostra flora microbica intestinale per poter espletare correttamente tutte queste funzioni deve essere sana.
Come possiamo capire se la nostra flora intestinale è sana?
Come detto in precedenza, le specie microbiche nell’organismo sano sono presenti in determinate proporzioni, che sono indispensabili per assicurare l’efficienza di tutte. Quando queste proporzioni sono rispettate si dice che la flora microbica è in condizioni di “eubiosi”.
Ma quando questo equilibrio si rompe – cioè quando le proporzioni aumentano o diminuiscono significativamente – si parla invece di “disbiosi”, che può creare i presupposti per una abnorme proliferazione dei batteri “buoni”, che in queste condizioni diventano “cattivi” (co-patogeni), creando problemi anche gravi.
Questa situazione porta alla manifestazione di numerosissimi sintomi (tra cui acne, foruncolosi, diarrea, stipsi, emicrania, alterazioni dell’umore, difficoltà digestive, meteorismo, ecc.) e in alcuni casi può portare a conseguenze anche gravi.
Esistono dei test specifici che attraverso l’analisi di urine e feci sono in grado di stabilire la presenza o meno di disbiosi. Alla Sandonato Medica è possibile prenotare ed eseguire i test, che devono essere sempre supervisionati da un professionista del settore.
Cosa posso fare se scopro di avere un’alterazione della flora microbica? Qual è la terapia?
Se l’esame evidenzia la presenza di uno o più patogeni sarà ovviamente il medico a prescrivere un’eventuale terapia. Se invece il referto rileverà una disbiosi intestinale la terapia sarà a base di probiotici specifici, cioè di specie microbiche (simili ai fermenti lattici) che andranno a contrastare, per esempio, l’eccessiva crescita di un’altra specie sottraendole cibo, oppure andranno a rinforzare numericamente una specie protettiva troppo poco presente. Sono due dei diversi esempi di come possono agire i probiotici.
Sono molto utili anche numerosi nutraceutici (quelli che comunemente chiamiamo integratori alimentari) che possono servire ad abbassare il livello di infiammazione intestinale o a spegnere i sintomi che derivano da questa situazione.
Le strategie sono tante, ma bisogna saperle usare. Prendere i probiotici a caso può talvolta concorrere ad aggravare una disbiosi già presente o anche a svilupparne una.
Sono terapie molto efficaci, che durano da 1 a 3 mesi e vanno ripetute nel corso dell’anno, ma ne vale veramente la pena.
Tutti possono eseguire il test? Qual è il suo costo?
Tutti possono eseguire i test specifici, non ci sono indicazioni particolari, se non quella di aver terminato da almeno 15 giorni un’eventuale terapia antibiotica.
Il costo varia dal tipo di test e dal numero di informazioni che il test è in grado di fornire. Considerano che si tratta di un’analisi lunga e complessa il costo varia da 170 a 200 euro.