La castagna è un frutto nutriente e gustoso che si è diffuso soprattutto durante il medioevo. Grazie al suo notevole potere energetico e saziante viene da allora chiamato “il pane dei poveri”.
Oggi sappiamo che il suo valore nutrizionale non si ferma al suo elevato valore calorico, ma che nella castagna si trovano minerali, aminoacidi, sostanze antiossidanti e di altra natura in quantità sufficienti a renderla un alleato di tutto rispetto per la nostra salute.
Tradizionalmente, Ottobre è il mese della castagna, la cui maturazione parte dalla fine di Settembre e arriva fino all’inizio di Novembre. Nell’ultimo decennio la produzione di castagne è andata rallentando a causa sia del cambiamento climatico (eccesso di precipitazioni), che per la presenza di un insetto nocivo per l’albero di castagno: il “cinipide galligeno” (proveniente dalla Cina). Questa scarsità di produzione ha fatto salire i prezzi alle stelle, per cui non si può certo più parlare di pane dei poveri!
Il “marrone” rappresenta la varietà più pregiata, per le maggiori dimensioni del frutto (di solito all’interno del riccio se ne trovano al massimo), per la maggiore dolcezza e perché la pellicina interna si stacca molto più facilmente rispetto alle castagne. Questa varietà è in realtà il prodotto di una selezione e di una produzione controllata dall’uomo, a differenza della castagna che cresce selvatica.
Il castagno è diffuso lungo tutto l’arco alpino, tuttavia il Piemonte si contraddistingue per l’utilizzo particolarmente versatile di questo frutto in modo nell’industria alimentare.
La prima caratteristica che distingue la castagna dagli altri frutti è che contiene solo una piccola quantità di acqua; di conseguenza, a parità di peso, risulta essere molto più calorica (175 Kcal per 100gr). La castagna è ricca di carboidrati complessi, molti dei quali, dopo la cottura, si trasformano in zuccheri semplici; ragione per cui se ne sconsiglia il consumo a chi è intollerante agli zuccheri o soffre di diabete. Al contrario, questo frutto è adatto ai celiaci in quanto la sua farina può essere utilizzata per la preparazione di sostituti di pasta e pane essendo priva di glutine. I grassi presenti sono poco abbondanti e polinsaturi, e quindi non presentano un ostacolo al consumo di questo frutto.
Il profilo nutrizionale delle castagne varia molto con la modalità di cottura (come vedremo più avanti nelle tabelle). Quelle arrosto (190 Kcal ogni 100 gr) risultano molto più caloriche di quelle bollite (120Kcal); le più caloriche sono in ogni caso quelle secche (290 Kcal).
Veniamo ora ai più importanti effetti benefici delle castagne sulla nostra salute.
- Grazie al suo elevato contenuto calorico, la castagna possiede caratteristiche rinvigorenti e per questo il suo consumo è indicato nei casi in cui si voglia riprendere forze, come dopo un malanno, nell’anziano o per chi soffre di stanchezza cronica.
- La presenza abbondante di magnesio, rende le castagne indicate per mantenere l’equilibrio del sistema nervoso, per contrastare l’affaticamento fisico e mentale. Ciò è possibile anche grazie all’elevato contenuto di potassio (che ha anche effetti positivi sui muscoli e sulla pressione arteriosa), fosforo e vitamina B.
- Il contenuto di ferro e di rame è utile in caso di anemia.
- L’acido folico è importante per lo sviluppo del feto in gravidanza.
- La vitamina C aiuta il sistema immunitario a contrastare le infezioni. Inoltre le sue conosciutissime proprietà antiossidanti supportano l’organismo nel combattere lo stress ossidativo (alla base di numerosissime patologie). Infine questa vitamina aumenta la sintesi di collagene, proteina indispensabile per l’elasticità dei nostri tessuti tra i quali la pelle, che apparirà più giovane.
- La castagna contiene molto zinco. Questo minerale è importante per la salute di capelli e unghie, ed è in grado di contrastare l’ipertrofia prostatica.
- La fibra, abbondantissima, svolge molteplici funzioni. Limita l’assorbimento del colesterolo di origine alimentare e insieme ad alcuni grassi monoinsaturi contribuisce ad abbassare il livello di LDL (colesterolo cattivo) e a alzare quello di HDL (colesterolo buono); migliora la motilità intestinale e di conseguenza la digestione.
- Le numerose sostanze fenoliche quali l’acido gallico ed ellagico, i flavonoidi come la quercitina e i tannini, donano alla castagna ottime proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
- La presenza di sostanze indigeribili per l’uomo, ma utili alla flora intestinale che è in grado di utilizzarle come substrato per la crescita, rende ragione dell’attività prebiotica delle castagne, che si concretizza nella regolarizzazione dell’alvo: la castagna può essere utilizzata, infatti, sia in caso di stipsi che di diarrea.Vi sono anche alcune controindicazioni da tenere in considerazione. Il loro consumo è sconsigliato in caso di:
- Intolleranza glucidica e diabete.
- Colite
- Aerofagia
- Obesità (se non in quantità moderate)
- Patologie del fegato (per l’elevata presenza di tannini)
- Se le castagne non vengono cotte bene la loro digestione può risultare difficile.
Come sempre, madre natura ci offre un dono gustoso e salutare e il buon senso ci suggerisce di non esagerare nel consumo ma di inserirlo all’interno di una dieta variata. In questo modo potremo sfruttare tutte le potenzialità benefiche di questo buonissimo frutto.