Non mi ritengo una conoscitrice esperta, ma sono certamente una grandissima consumatrice di questa meravigliosa bevanda. La mia giornata inizia sempre con una tazza di thè nero e appena posso, a metà pomeriggio, mi fermo per il mio piccolo rito quotidiano che consiste nel sorseggiare thè verde o thè nero. Sarebbe bellissimo poterlo accompagnare anche a tartine, scones e dolcetti vari serviti con burro e marmellata proprio come fanno gli inglesi con il loro “afternoon thè”; ma in questo modo i benefici della bevanda sarebbero in qualche modo messi in secondo piano rispetto allo svantaggio di mangiare grandi quantità di zuccheri, grassi saturi e sicuramente troppe calorie! Quindi occhio a non esagerare coi biscotti e i dolcetti che tradizionalmente accompagnano il thè!
Se le origini di questa bevanda sono avvolte dal mistero, di sicuro si sa che il thè, dopo l’acqua, è la bevanda più antica e più consumata al mondo. La sua storia si fa risalire a circa 5000 anni fa, e vale la pena spendere due parole su una delle leggende riguardanti la sua “nascita”, secondo la quale la sua scoperta sarebbe attribuita all’imperatore Chen Nung. Per motivi di igiene l’imperatore beveva solamente acqua bollita. Un giorno, mentre era appisolato sotto un albero di thè, alcune foglie caddero nell’acqua ancora calda e al suo risveglio, incuriosito da quella bevanda dal bellissimo colore giallo oro, la bevve d’un fiato; sentendosi in seguito molto bene le attribuì proprietà benefiche. Da allora cominciò a farla coltivare e il suo uso si diffuse a rapidamente a macchia d’olio.
Le tre varietà di thè più diffuse sono: il thè verde, il thè nero e il thè bianco. Ognuna di queste ha proprietà e caratteristiche peculiari che vale la pena di conoscere.
Thè verde
Il thè verde è ricavato dalle foglie di camelia sinensis, ed è coltivato principalmente in Cina e Giappone. A differenza degli altri tipi di thè, dopo la raccolta non subisce nessun tipo di ossidazione. Per questo motivo le sue foglie restano di colore verde e la bevanda da esse ricavata è molto chiara. Può essere consumato sia caldo che freddo nel periodo estivo. L’importante è preparare l’infuso con acqua che NON abbia raggiunto il bollore, in quanto, oltre a perdere alcune proprietà benefiche, il gusto acquisterebbe uno spiacevole sapore amaro.
Il thè verde è a buon diritto considerato una vera e propria medicina naturale per questi motivi:
- Il suo elevatissimo contenuto in antiossidanti (polifenoli e bioflavonoidi) contrasta l’azione dei radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento cellulare e coinvolti in moltissime malattie neurodegenerative;
- molti studi hanno dimostrato un’azione preventiva nei confronti di problemi gengivali e dentali, grazie ad un effetto antibatterico verso alcuni batteri presenti nel cavo orale;
- rafforza il sistema immunitario e aiuta a combattere le infezioni grazie alla presenza di grandi quantità di importanti vitamine e minerali;
- è un prezioso aiuto nel combattere i chili di troppo! Sono state, infatti individuate sostanze che aumentano la capacità dell’organismo di bruciare i grassi e di ridurne l’assorbimento;
- le catechine, presenti in questo tipo di thè, agiscono migliorando la circolazione sanguigna e regolarizzando la pressione arteriosa. In quest’ottica il consumo regolare di thè verde può aiutare a prevenire alcune patologie cardiovascolari come l’ictus;
- è famosa l’azione antitumorale, avvalorata da importanti studi che hanno individuato sostanze in grado di inibire la proliferazione delle cellule tumorali;
- azione astringente che aiuta nel caso di diarrea.
- la teina, inoltre, anche se presente in quantità minore rispetto alle altre varietà, ha un’azione tonica e stimolante.
- per ultima, ma non per importanza, ricordiamo la sua attività antinfiammatoria.
Il consumo di thè verde, è bene ricordarlo, ha però anche delle controindicazioni.
- Il consumo di thè verde è controindicato nelle persone che fanno uso di anticoagulanti, in quanto aumenta il rischio di sanguinamento;
- la presenza di teina, in dosi eccessive, può causare insonnia, agitazione e nervosismo;
- chi soffre di ulcera peptica e reflusso gastroesofageo non dovrebbe berlo a stomaco vuoto ma preferibilmente dopo i pasti;
- le catechine possono ridurre l’assorbimento del ferro dagli alimenti, perciò chi soffre di anemia o segue un regime alimentare vegetariano o vegano farebbe bene a consumarlo lontano dai pasti, meglio ancora aggiungendo qualche goccia di limone (che aiuta l’assorbimento di ferro);
- se ne sconsiglia il consumo anche in caso di glaucoma, in quanto può provocare un aumento della pressione nell’occhio;
- nei bambini non è una bevanda indicata, in quanto oltre all’effetto stimolante (a cui i bimbi sono più soggetti) alcune sostanze come per esempio i tannini possono interferire con l’assorbimento di proteine e grassi.
Thè nero
Questa varietà è la più diffusa nel mondo occidentale. La sua produzione avviene soprattutto in India, Sri Lanka, Indonesia e Africa. Il thè nero è un thè “ossidato”, e le sue foglie virano di colore dal verde al nero in seguito ad un processo di ossidazione. Ciò dona un sapore più intenso e la caratteristica di non perdere il sapore col passare del tempo. L’infusione ottimale si ottiene con acqua a 95° (poco prima di raggiungere il bollore) e un tempo di infusione che varia dai 3 ai 5 minuti a seconda delle varietà.
Le proprietà benefiche di thè nero e thè verde sono simili, ma con alcune importanti differenze:
- la quantità di caffeina è decisamente maggiore nel thè nero, e di conseguenza le sue proprietà stimolanti sono maggiori;
- gli importantissimi polifenoli sono molto più abbondanti nel thè verde in quanto una parte viene persa col processo di ossidazione. Queste sostanze sono implicate nell’azione antitumorale, nel rallentamento dell’invecchiamento cellulare e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari;
- Il thè nero aiuta maggiormente a proteggere dalle carie (anche grazie alla presenza di fluoro);
- Il thè nero giova nei casi di osteoporosi in quanto riduce la demineralizzazione ossea;
- Il thè nero contribuisce di più alla salute di unghie e capelli per il maggior contenuto di minerali.
Thè bianco
Il thè bianco non si ricava da tutte le foglie, ma solo dalla prima fogliolina (appunto di colore bianco) che e’ all’apice dei germogli della pianta del thè. Questo delicatissimo processo di raccolta, e il fatto che la stagione del raccolto è molto breve, rendono questa varietà la più preziosa e pregiata.
Il thè bianco presenta alcuni vantaggi rispetto alle varietà precedenti:
- la quantità di caffeina è decisamente inferiore;
- il contenuto di antiossidanti è fino a tre volte superiore!
- Ricco di magnesio e quindi indicato in caso di stress e ansia;
Si potrebbe quindi pensare che la scelta del thè bianco sia sicuramente quella migliore, ma va detto che gli studi sui maggiori benefici apportati da questa varietà di thè non sono ancora conclusivi. Dobbiamo poi considerare anche il suo costo elevato (a volte esagerato), e il fatto che il suo gusto così leggero risulta spesso deludente per noi occidentali.
Ricordiamo anche che in commercio esistono thè profumati ottenuti miscelando al thè altre piante o oli essenziali: in tutti questi casi le proprietà intrinseche del thè non vanno perdute.
In conclusione, cercate la varietà che incontra di piu’ il vostro gusto personale o mixate a piacere, e abituatevi ad un consumo regolare che diventerà, oltre che salutare, anche molto piacevole!