Alimentazione e fertilità femminile
- Federica Almondo
- 28 ott
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 30 ott
L’alimentazione che aiuta la fertilità ed anche il benessere metabolico e ormonale.

L’alimentazione può incidere in modo diretto sulla funzione riproduttiva femminile. Una dieta anti-infiammatoria e ricca di nutrienti funzionali sostiene l’ovulazione, l’equilibrio ormonale e la qualità ovocitaria, riducendo i processi infiammatori che ostacolano il concepimento.
Le ricerche più recenti mostrano che:
Le donne che seguono un’alimentazione anti-infiammatoria hanno fino al 76% in meno di rischio di infertilità rispetto a chi segue una dieta “occidentale” ricca di zuccheri e grassi raffinati.
Il peso corporeo influisce sull’ovulazione: anche una perdita del 5-10% del peso in eccesso può migliorare la fertilità spontanea.
Brevi cicli chetogenici personalizzati, sotto supervisione, possono “resettare” il metabolismo e migliorare la sensibilità insulinica nelle donne con insulino-resistenza o PCOS.
Nutrienti chiave per la fertilità:
Omega-3: riducono l’infiammazione e aumentano i tassi di gravidanza spontanea e in PMA.
Vitamina D: migliora la qualità ovocitaria e la recettività endometriale.
N-Acetilcisteina (NAC): favorisce l’ovulazione e migliora lo spessore endometriale.
Coenzima Q10: potenzia la funzione mitocondriale e la qualità ovocitaria, soprattutto dopo i 35 anni.
Inositolo: regola la risposta insulinica e supporta l’ovulazione.
Antiossidanti naturali: vitamina C, E, acido lipoico e resveratrolo possono ridurre lo stress ossidativo ovarico.
L’approccio alimentare ideale è quindi anti-infiammatorio, equilibrato e PERSONALIZZATO.
Un’alimentazione così impostata aiuta non solo la fertilità, ma anche il benessere metabolico e ormonale complessivo.






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