Alzheimer e Nutraceutica: le nuove scoperte per proteggere il cervello
- Federica Almondo
- 11 ott
- Tempo di lettura: 4 min
Pubblicato il 5 Ottobre 2025 su IoDonna.it e Corriere.it
Le ricerche più recenti mostrano che l’Alzheimer non è solo una questione genetica, ma anche di stile di vita. Alimentazione, movimento, sonno e gestione dello stress influenzano l’attività dei geni e la salute cerebrale. Alcuni nutraceutici si stanno rivelando alleati promettenti nella prevenzione. La chiave, però, resta la combinazione tra scelte quotidiane sane e supporto nutraceutico mirato.

L'Alzheimer è una delle sfide più complesse della medicina moderna. Colpisce milioni di persone e rappresenta una delle principali cause di disabilità nella popolazione anziana. Per decenni si è pensato che la malattia fosse scritta nel DNA, ma oggi sappiamo che l’epigenetica, cioè la capacità dell’ambiente di influenzare l’espressione genica, gioca un ruolo fondamentale.
Questo significa che il nostro stile di vita – l’alimentazione, il movimento, il sonno, le relazioni sociali – può determinare quanto a lungo e quanto bene il cervello rimarrà sano. Al centro di questa nuova visione ci sono i nutraceutici, sostanze naturali con proprietà benefiche, che la scienza sta studiando come possibili alleati nella prevenzione dell’Alzheimer.
Possiamo davvero ridurre il rischio di Alzheimer?
Per anni si è creduto che l’Alzheimer fosse un destino ineluttabile, ma oggi le evidenze mostrano che la prevenzione è possibile. L’epigenetica ci insegna che non possiamo cambiare i geni, ma possiamo modulare il loro comportamento.Uno stile di vita equilibrato può “spegnere” geni pericolosi e proteggere quelli che difendono il cervello. Alimentazione sana, attività fisica, sonno di qualità e controllo dello stress riducono l’infiammazione e migliorano la comunicazione tra neuroni.Al contrario, fumo, alcol, inquinamento, eccessi alimentari e sedentarietà accelerano la neurodegenerazione. La vera notizia è che la salute del cervello è in gran parte nelle nostre mani, anche in età adulta.
Dalla genetica all’epigenetica: come lo stile di vita modella il cervello
L’epigenetica è il meccanismo attraverso cui le esperienze e l’ambiente modulano l’attività dei geni senza alterare il DNA. Ogni nostra scelta – ciò che mangiamo, quanto dormiamo, come gestiamo lo stress – influenza il comportamento delle cellule nervose.Una dieta ricca di vegetali, cereali integrali e grassi buoni sostiene la neuroplasticità, cioè la capacità del cervello di adattarsi e formare nuove connessioni. Anche il sonno ha un ruolo essenziale: durante la notte il cervello rimuove tossine e proteine dannose. Dormire meno di sei ore a notte impedisce questo processo di “pulizia” e accelera l’invecchiamento neuronale.L’attività fisica, infine, favorisce il rilascio di fattori neurotrofici, sostanze che promuovono la crescita dei neuroni e migliorano la memoria.
Nutraceutici preventivi: cosa ci dicono le nuove ricerche
Negli ultimi anni, la ricerca ha individuato numerosi nutraceutici che possono sostenere la salute cerebrale. Non sono farmaci, ma integratori naturali che agiscono in sinergia con lo stile di vita, rafforzando le difese neuronali e contrastando i processi infiammatori e ossidativi. (Fonte National Institute on Aging – Alzheimer’s Disease Research)
Litio orotato: un vecchio minerale con un nuovo volto
Il litio orotato è una forma naturale di litio presente in tracce nell’acqua potabile. Gli studi preclinici indicano che, a dosi molto basse, può bloccare la perdita di memoria nei modelli animali, ridurre la formazione delle placche amiloidi e proteggere i neuroni.Questi risultati sono notevoli perché mostrano un potenziale effetto preventivo a dosaggi infinitamente più bassi rispetto a quelli farmacologici. Tuttavia, gli studi sull’uomo sono ancora limitati: si tratta di un’ipotesi promettente, ma non ancora una certezza clinica.
Spermidina, Omega-3, NAC, Curcumina e Resveratrolo: i cinque pilastri della neuroprotezione
La spermidina, contenuta nel germe di grano e nei legumi, stimola l’autofagia, il processo con cui le cellule si “ripuliscono” da scorie tossiche. Gli omega-3, i grassi buoni del pesce azzurro, mantengono fluide le membrane neuronali e riducono l’infiammazione. La N-acetilcisteina (NAC), potente antiossidante e precursore del glutatione, protegge i neuroni dallo stress ossidativo.La curcumina, principio attivo della curcuma, ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, e nelle formulazioni ad alta biodisponibilità migliora memoria e attenzione. Il resveratrolo, presente nell’uva e nel vino rosso, attiva meccanismi anti-aging e, combinato con altri antiossidanti, rafforza le difese neuronali.Nessuna di queste sostanze è una bacchetta magica, ma insieme rappresentano una strategia integrata per sostenere la salute cerebrale.
Lo stile di vita come primo alleato del cervello
I nutraceutici possono essere un aiuto, ma la base resta lo stile di vita. Alimentazione, esercizio, sonno e relazioni sociali sono i pilastri di una mente sana.Mangiare cibi freschi e non industriali, fare attività fisica regolare e dormire bene migliorano le funzioni cognitive e rallentano l’invecchiamento cerebrale. Relazioni sociali attive e gestione dello stress con tecniche come mindfulness o yoga aiutano a ridurre il cortisolo, l’ormone che in eccesso danneggia i neuroni.
L’Alzheimer non è un destino scritto
L’Alzheimer non è un destino scritto, ma un equilibrio dinamico tra genetica e comportamento. Il litio orotato e altri nutraceutici aprono prospettive promettenti, ma la vera forza preventiva nasce dalla coerenza quotidiana: alimentazione sana, movimento, sonno rigenerante e serenità mentale.Non esiste un rimedio unico, ma un insieme di gesti semplici che, ripetuti nel tempo, possono davvero fare la differenza per un cervello più sano, lucido e longevo.






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