La Nutrizionista risponde. Perchè a Natale "sentiamo" di più il corpo?
- Federica Almondo
- 19 ore fa
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IODONNA - Rubrica settimanale del mercoledì (17/12/25)

Caro Lettore,
Perché a Natale il corpo manda dei segnali?
Perché a Natale accadono contemporaneamente due cose: rallentano i ritmi e cambiano in modo marcato la nostra alimentazione. Questa combinazione può rendere più evidenti segnali corporei che durante l’anno tendiamo a ignorare.
Nella vita quotidiana siamo spesso in una modalità di attivazione continua – impegni, scadenze, pasti rapidi e ripetitivi, che portano molte persone a ridurre l’ascolto dei segnali interni. Il corpo continua a inviarli, ma il cervello fa finta di non sentirli, perché in quel momento è maggiormente funzionale. Non a caso, in condizioni come l’obesità è frequente una difficoltà nel riconoscere i propri segnali interni, tra cui fame e sazietà.
Cosa succede durante le Feste
Durante le feste cambiano i ritmi e il modo di mangiare: orari meno regolari, pasti più abbondanti o ravvicinati, maggior consumo di zuccheri, alcol e combinazioni alimentari diverse dal solito. In molte persone, questo rende i segnali corporei più percepibili.
Dal punto di vista biologico entrano in gioco tre fattori principali:
Sistema nervoso
Quando diminuisce l’iperattivazione del sistema nervoso autonomo, il cervello può diventare più sensibile ai segnali interni. Studi di neurofisiologia mostrano che in condizioni di minore stress aumenta la percezione corporea interna (interocezione), rendendo più evidenti sensazioni come fame, sazietà, stanchezza o pesantezza, alterazioni dell’umore, ecc.
Intestino e alimentazione
L’intestino risponde rapidamente ai cambiamenti alimentari. Variazioni anche brevi nella qualità e nella composizione dei pasti possono modulare il microbiota, la motilità intestinale, la sensibilità viscerale e la comunicazione intestino–cervello, con effetti percepibili su gonfiore, livello di energia, umore e sensazione di rallentamento.
Maggiore attenzione al corpo
Quando siamo meno distratti e meno orientati al “dover fare per forza”, il cervello può dedicare più risorse all’elaborazione dei segnali corporei. Sensazioni che durante l’anno vengono compensate o ignorate e diventano più evidenti.
È il corpo che “peggiora”?
È importante chiarire che non si tratta di un segnale che il corpo sta “peggiorando”. Nella maggior parte dei casi, il corpo durante le vacanze e quindi anche a Natale reagisce in modo più visibile a ritmi e stimoli alimentari diversi, in un contesto in cui viene semplicemente ascoltato di più.
Le feste funzionano quindi come una lente di ingrandimento biologica, non come una causa diretta di malessere. I segnali che emergono non vanno zittiti o combattuti, ma interpretati: sono informazioni utili per capire come il nostro organismo risponde ai cambiamenti – anche quelli che passano dal cibo.






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